Raccontiamo la nostra storia

Nostra storia 2à parte

“NOSTRA STORIA”

2à parte

Breve biografia di Don Carlo De Salvadori di Molina, nato nel 1790 e morto di colera il 4 agosto del 1845.

Tratto dal n° 65 dei Quattro Vicariati, pag. 192;

“Al suo interessamento devesi pure l’istituzione dell’Ospedale, del quale fu pure Presidente e benefattore”.

Tratto dal n° 65 dei Quattro Vicariati, pag. 194;

“Secondo il dott. Albertini, don Salvadori non eresse l’edificio ex novo, ma provvide a sistemare a sue spese una preesistente filanda”.

Si trascrive parte del Suo testamento rintracciato presso l’archivio Comunale di Mori, carteggio 1855.

“Fino che durerà la scuola infantile da me eretta e che sarà diretta da una maestra superiormente approvata, lascio da usufruire per la stessa scuola, l’attuale locale coi sui attrezzi.

Alla sig.ra maestra poi lascio da usufruire gratis l’attuale sua abitazione ed orto che attualmente gode coll’obbligo alla stessa di dover ricevere ed istruire gratis i fanciulli e fanciulle povere de Mori e Tierno, dal terzo anno compiuto fino a che dovranno frequentare le pubbliche scuole, i quali dovranno pregare pel loro benefattore e suoi attinenti sì vivi che defunti col recitare giornalmente un Pater ed un’Ave ed un Requiem.”

Nella pagina seguente il testo originale.

LA RICOSTITUZIONE

Verso il 1880 cominciarono a sorgere nel Trentino, generalmente per iniziativa delle parrocchie, i primi Asili Infantili ed anche la Comunità di Mori, memore della scuola infantile di don Luigi de Salvadori e dei suoi benefici effetti, volle averne uno essa pure.

Del problema, anche a seguito di sollecitazioni del­l’Ispettore Scolastico locale don Domenico Caproni, prese ad interessarsi la Rappresentanza Comunale che nella sessione del 18 dicembre 1885 costituì un Comita­to per «l’istituzione in Mori di un Asilo Infantile». L’iniziativa venne assunta dal Comune probabilmente perché già in possesso dei locali necessari e forse anche per il fatto che la parrocchia era già impegnata per la costruzione del Ricreatorio.

A membri di tale Comitato vennero designati i si­gnori Giovita Grigolli, Ameno Benedetti, Emilio Delai­ti, Carlo Dalla Bona e lo stesso don Domenico Caproni con il compito di preparare uno Statuto, predisporre un preventivo di spesa per la sistemazione dei locali ed or­ganizzare una raccolta di offerte.

Il Comitato si mise subito al lavoro. Preparò uno Statuto che la Rappresentanza Comunale esaminò ed approvò nella sessione del 25 giugno 1886 e che diven­ne esecutivo dopo l’approvazione da parte dell’Imperial Regio Consiglio Scolastico Provinciale.

Predispose un preventivo di spesa per la sistemazio­ne dei locali destinati all’istituendo Asilo e per altri la­vori di adattamento del fabbricato scolastico che la Rappresentanza Comunale esaminò ed approvò nella sessione del 23 agosto 1886, limitando però la spesa a Corone 1.600.

Organizzò la raccolta di offerte che rese più del pre­visto. Nel frattempo, per accelerare l’istituzione del­l’Asilo, veniva richiesta la prescritta autorizzazione del­l’Imperial Regio Consiglio Scolastico Provinciale che la concedeva con dispaccio numero 4559 di data 18 gen­naio 1887 e don Domenico Caproni, per incarico del Comune, si rivolgeva alla Superiora Generale delle Suo­re di Carità dette di Maria Bambina per ottenere alcune religiose per la sua conduzione.

Si ritiene opportuno riprodurre nella pagina se­guente il testo integrale della lettera-richiesta dì don Caproni perché assai interessante.

Il «locale a sei minuti dall’Ospitale e prossimo alla chiesa parrocchiale» al quale accenna don Capro­ni si trovava al piano terra dell’edificio scolastico e veniva messo a disposizione dell’Asilo con orto e corti­le per disposizione testamentaria di don Luigi de Sal­vadori.

La richiesta di don Caproni venne accolta e succes­sivamente formalizzata con apposita convenzione di da­ta 23 aprile 1887 sottoscritta per il Comune dal Podestà Riccardo Grigolli, da Ameno Benedetti, Giuseppe Pera­toner e Gio Batta Benedetti; per la Congregazione delle Suore di Carità dalla Superiora Generale Teodolinda Nazari. Dopo di che, tre religiose e precisamente suor Vincenza Cafforelli (superiora), suor Barberina Gavira­ghi e suor Mansueta Delaiti vennero assegnate a Mori e qui giunsero il giorno 14 ottobre 1887.

L’Asilo infantile fu così in grado di iniziare con l’anno scolastico 1887/1888 la sua attività, a sostegno delta quale la Rappresentanza Comunale nella sessione del 19 novembre 1887 assegnava alla Direzione:

–       un sussidio di Fiorini 200 per i primi cinque anni, poi prorogato per altri cinque;

–       l’usufrutto dell’orto;

–       il ricavato della tassa comunale sulle latrine.

Quali primi benefattori del nuovo Asilo Infantile ri­sultano essere le famiglie Giuseppe ed Enrica Lupatini che unitamente ad Adelaide Isnenghi misero a disposi­zione dell’Istituzione la considerevole somma di Fiorini 3.000, che la Direzione accettò previa autorizzazione della Rappresentanza Comunale, autorizzazione conces­sa nella sessione del 24 dicembre 1889.

A questo punto sì ritiene interessante riprodurre il testo del primo Statuto e relativo Regolamento interno datato 18 gennaio 1887.  Statuto Organico