Il Bauletto (presentazione)

Benvenuti nella nostra scuola!

La scuola equiparata dell’infanzia “Scuola materna della comunità Maria Peratoner” di Mori è presente nella nostra comunità dalla fine del 1800.

In occasione del centenario della fondazione la scuola ha preparato un fascicolo che racconta le motivazioni che hanno ispirato e spinto i padri fondatori a creare questa istituzione per la comunità. Questo fascicolo è disponibile, per chi fosse interessato,  presso la segreteria della scuola.

La natura e l’organizzazione delle scuole equiparate dell’infanzia

Questa scuola non è stata istituita dall’Ente pubblico, ma da benefattori, genitori e persone disponibili a impegnarsi per dare vita a servizi educativi per i bambini e le famiglie, in risposta ai bisogni espressi dall’intera comunità. Essa si configura quindi come una Scuola Autonoma della Comunità, luogo nel quale l’intera collettività vede riconosciuta e valorizzata la propria identità, in una relazione intesa in termini attivi e partecipativi.

La Provincia Autonoma di Trento, con la Legge n. 13 del 21 marzo 1977 ha riconosciuto che la nostra scuola, insieme a tante altre presenti in Trentino e nate dallo stesso spirito comunitario, ha svolto e continua a svolgere un importante servizio pubblico, sociale e culturale, per le famiglie e per i bambini. Per questo, equiparandola al servizio offerto dalle scuole istituite dall’Ente pubblico, la Provincia ne assicura il finanziamento delle attività. La scuola di Mori quindi, come tutte le altre scuole equiparate, offre gratuitamente il servizio e garantisce il rispetto dei requisiti richiesti dalla legge. In particolare, nel quadro degli obiettivi e delle finalità di cui all’art.3 della Legge 13/77, offre “una effettiva uguaglianza di opportunità educative, tende a superare i condizionamenti sociali, culturali e ambientali per assicurare ad ognuno una concreta realizzazione del diritto allo studio”.

Ogni scuola equiparata dell’infanzia ha alla base un’associazione di volontariato che provvede alla sua gestione. È quindi dotata di un proprio Statuto che ne definisce identità e natura e ne stabilisce il funzionamento. Esso costituisce il principale documento dal punto di vista  istituzionale.

La nostra scuola, anche se finanziata con fondi pubblici, non è gestita direttamente dall’Ente pubblico. Essa può offrire il proprio servizio alle famiglie grazie alla disponibilità di volontari che fanno parte dell’Ente gestore della scuola.

È con il contributo di questi volontari che ogni giorno alla scuola possono essere garantite le condizioni per operare. L’Ente gestore è formato dall’Assemblea dei soci e dal Consiglio direttivo.

L’Assemblea dei soci è composta da tutte le persone che desiderano sostenere la scuola e promuoverne le attività e la stretta interazione con la comunità.

Chi è  un socio

Il socio è colui che sostiene l’associazione e che le permette di mantenersi viva, presente e costruttiva all’interno della comunità. Se vuoi, puoi partecipare attivamente anche tu diventando socio. È molto importante il coinvolgimento delle famiglie nella vita della scuola anche attraverso la loro presenza all’interno dell’associazione.  Nella nostra scuola è possibile associarsi accettando lo Statuto e sottoscrivendo una quota annuale. Ti aspettiamo! Anche la tua voce è importante.

L’Assemblea dei soci segue e collabora alla vita della scuola, formula proposte. Inoltre elegge il Consiglio direttivo, organismo che ha la responsabilità di garantire il funzionamento della scuola sul piano istituzionale, pedagogico e organizzativo.

Nella nostra scuola il Consiglio direttivo viene rinnovato ogni tre anni. Esso è costituito da un Presidente, un vice-presidente,sette consiglieri e tre revisori dei conti.

Il Comitato di gestione è invece composto dai rappresentanti dei genitori dei bambini iscritti e dai rappresentanti del personale scolastico, da quelli dell’Amministrazione comunale e da un membro del Consiglio direttivo. Il Comitato partecipa alla vita della scuola coinvolgendo le famiglie e proponendo, in collaborazione con il personale e con il Consiglio direttivo, iniziative di incontro e di coinvolgimento, di scambio e di approfondimento. Determina l’orario e il calendario scolastico, accoglie le domande di iscrizione, vigila sul servizio mensa. In alcuni casi il Comitato di Gestione partecipa all’organizzazione di iniziative per le famiglie proposte dalla scuola.

Ti invitiamo a interagire con la scuola contattando i componenti del Consiglio direttivo o del Comitato di gestione per chiedere informazioni e fare proposte.

La Federazione provinciale Scuole Materne di Trento

La nostra scuola è associata alla Federazione provinciale Scuole materne di Trento.

La storia della Federazione

La Federazione provinciale Scuole materne di Trento è un’associazione nata nel 1950 per valorizzare l’identità di ogni scuola e promuoverne il ruolo di stretta interazione con la comunità. Già da allora, ben 27 anni prima che l’innovativa legge 13/77 venisse approvata, le scuole avevano capito l’importanza di mettere in rete le proprie risorse e le proprie specificità per la crescita dell’intero servizio educativo e perché l’autonomia di ogni singola realtà venisse valorizzata e arricchita dal confronto e dall’apertura alle esperienze delle altre scuole associate.

Consapevoli già allora della necessità di unirsi, di fare sistema, di creare un legame forte, stipularono quel “patto associativo” in termini di appartenenza solidaristica esistente ancora oggi tra la Federazione e ogni singola scuola e tra le scuole fra di loro.

La Federazione è un’istituzione che promuove ascolto, cura, servizio e innovazione. I differenti e articolati progetti promossi in tutto il Sistema vogliono favorire e sostenere una scuola che sia contesto di crescita, di esperienze di qualità, di relazioni significative.

La Federazione svolge a favore dei propri associati un’ampia serie di servizi che spaziano dagli aspetti istituzionali, gestionali, amministrativi, legali, fino a quelli più specificamente educativi, pedagogico-didattici, scientifici, culturali e sociali, tutti finalizzati a garantire un supporto complessivo e integrato di qualità alle scuole, promuovendone l’autonomia. Tutto ciò attraverso un impegno che da sempre la Federazione assicura sia sul piano istituzionale – Presidente, Giunta, Consiglio Direttivo – sia sul piano  tecnico-organizzativo – Direzione, Servizio di Coordinamento, Settore Ricerca, Formazione e Servizi pedagogici, Settore Legale e dei Servizi di Supporto, Settore Amministrativo.

È in questa cornice che si inserisce anche l’intensa attività di formazione garantita dalla Federazione sia a tutto il personale insegnante e ausiliario, sia ai volontari impegnati nella gestione della scuola.

La nostra scuola fa parte del circolo di coordinamento di Mori insieme ad altre tre scuole equiparate dell’infanzia: Volano, Crosano, Ronzo.

Contesto nel quale la scuola è inserita

Mori è una cittadina di oltre 9.000 abitanti , posta a metà strada tra Rovereto ed il lago di Garda. Con le sue tredici frazioni abbraccia un ampio territorio con un ricco patrimonio storico, archeologico ed artistico di indubbio valore. Vegliata dal santuario di Montalbano, al quale si accede, con facilità, scegliendo tra varie passeggiate, Mori è animata da un’interessante e vivace attività culturale e sportiva.

La scuola dell’infanzia s’inserisce attivamente in un contesto sociale variegato e potenzialmente assai florido: l’intreccio multietnico – dato dalle varie nazionalità che popolano la borgata- e la capillarità del tessuto associazionistico creano le possibilità di un costante e proficuo confronto tra le parti sociali e un arricchimento reciproco.

La sempre maggior interazione tra queste due arterie sociali, unita all’aumento continuativo dei residenti, rende Mori centro focale di un auspicabile processo di integrazione attiva che prenda la forma di una vicendevole acculturazione.

La speculare distanza sia dal paese – troppo spesso portatore di scarsa apertura alla novità – sia dalla città – in cui la trama sociale è sfilacciata a causa della numerosità dei censiti – permette a Mori di essere luogo adatto ad una nuova e fondamentale cultura dell’incontro.

La nostra scuola, all’interno del proprio progetto educativo-didattico, attiva rapporti con enti, istituzioni, associazioni presenti nel territorio per aprirsi alla comunità, per permettere il dialogo con e tra le differenti realtà e per favorire nei bambini l’integrazione delle molteplici esperienze e opportunità presenti.

La favorevole posizione logistica della scuola permette di intrattenere stretti e proficui con la biblioteca, la scuola elementare, l’asilo nido  ed altre associazioni presenti sul territorio.

Le scelte educative della scuola

Le scelte educative della scuola sono espresse nello Statuto, nel Progetto pedagogico e nella Progettazione educativo-didattica.

Lo Statuto. Indica, insieme ad altri aspetti legati alla vita dell’Associazione che ha dato origine alla nostra scuola, i fini che identificano la valenza educativa del servizio offerto in risposta ai bisogni educativi della comunità.

Il Progetto pedagogico. È il documento attraverso cui l’Ente gestore definisce ed esplicita gli indirizzi pedagogici da promuovere con particolare attenzione e cura, nel quadro complessivo del percorso previsto per i tre anni di frequenza alla scuola dell’infanzia delineato negli “Orientamenti della attività educativa della scuola dell’infanzia” della Provincia Autonoma di Trento.

Il Progetto pedagogico, la cui realizzazione è compito e responsabilità dell’Ente gestore, è aperto ai contributi delle famiglie, degli insegnanti, del personale ausiliario e delle istituzioni educative presenti nella comunità. Esso è strumento per la condivisione consapevole degli aspetti pedagogici da privilegiare e opportunità per promuovere la collaborazione attiva alla vita della scuola. Puoi chiedere il Progetto pedagogico della nostra scuola al Consiglio direttivo o alle insegnanti.

La progettazione educativo-didattica. Viene elaborata ogni anno dalle insegnanti con riferimento agli “Orientamenti della attività educativa della scuola dell’infanzia” della Provincia Autonoma di Trento. Nel quadro delineato dagli Orientamenti le insegnanti individuano le proposte per l’attività dell’anno, tenendo conto degli indirizzi espressi nel Progetto pedagogico di scuola, degli aspetti innovativi introdotti dalla formazione, dei percorsi e progetti attivati con i bambini, delle risorse e proposte del territorio.

Conoscere gli “Orientamenti della attività educativa della scuola dell’infanzia”

Questo documento è stato istituito con Decreto del Presidente della Giunta provinciale di Trento n. 5-19/Leg. di data 15 marzo 1995. Si compone di tre parti:

–   I TERMINI in cui si parla di interazione tra comunità, educazione, scuola e si offre una chiave di lettura psicoevolutiva del bambino;

–   IL PROGETTO in cui si presentano i fini e le finalità della scuola dell’infanzia e gli ambiti in cui si articola il modello curricolare;

–   LE CONDIZIONI in cui si delineano le caratteristiche dell’azione educativo-didattica.

In particolare, a proposito del progetto, vengono individuati tre ambiti educativo-didattici che riguardano:

1)    Comunicazione: Linguaggi verbali; Linguaggi del suono e della musica; Linguaggi del corpo; Linguaggi visivi, grafico-pittorico-plastici, audiovisivi e multimediali

2)    Azione  e conoscenza:  Il corpo: movimento e conoscenza; L’intervento sul reale: manipolare e progettare; il pensiero e la realtà: strutturazione organizzazione

3)    Identità personale e relazionale: La costruzione dell’identità; Identità e socialità; Identità e senso morale; Identità, domanda di senso ed educazione religiosa.

Puoi scaricare il documento completo dal sito  www.fpsm.tn.it

I TEMPI E GLI SPAZI. La giornata scolastica è scandita da routine, cioè momenti che, per la loro ricorrenza, organizzano il tempo, aiutano il bambino a prevedere mentalmente il susseguirsi delle attività. Il bambino diviene consapevole di cosa c’è prima e cosa viene dopo e riesce quindi, anche attraverso questi punti di riferimento all’interno del tempo-scuola, a crescere in autonomia e sicurezza, grazie all’accompagnamento delle insegnanti e del personale ausiliario.

Gli orari della nostra scuola

Questi sono i tempi e i momenti che si susseguono quotidianamente nella giornata del bambino

7.30 – 8.30 anticipo

8.30 – 9.00 entrata

9.30 – 10.00 spuntino a base di frutta, conversazioni spontanee e cure personali in bagno.

10.00 – 11..30 attività di intersezione

11.30 – 12.00 preparativi per il pranzo

12.00 – 13.00 pranzo

13.15. – 13.30 opportunità di uscita per esigenze personali

13.00 – 14.45 nanna per i più piccoli

13.00 – 15.00 attività sezionali per medi e grandi

15.00 -15.30 formazione dei gruppi del prolungamento d’orario e merenda per gli stessi.

15.15 – 15.30 uscita

15.45 – 17.30 attività del prolungamento d’orario e uscite scaglionate a seconda della richieste fatte all’iscrizione

Anche l’organizzazione dello spazio costituisce un aspetto di fondamentale importanza, perché influisce sulle tipologie di esperienze che i bambini possono vivere e sulle relazioni che si possono instaurare. Lo spazio deve essere accogliente e stimolante, progettato e pensato per permettere sia lo svolgimento di attività organizzate che di momenti di gioco.

Nella nostra scuola questi sono i tempi e gli spazi che scandiscono quotidianamente la giornata del bambino.

L’ENTRATA. È il delicato momento di passaggio dal contesto familiare a quello scolastico. Occorre dare al bambino il tempo per inserirsi con tranquillità e iniziare le attività della giornata. Può essere anche l’occasione di un breve scambio di informazioni.

Alcuni bambini usufruiscono dell’ANTICIPO, entrando quindi prima dell’orario normale di apertura della scuola. Importante è la cura di un ambiente particolarmente caldo e accogliente che favorisca maggiore gradualità nel passaggio dalla dimensione familiare al contesto scolastico.

LA SEZIONE. La scuola è organizzata in sezioni, costituite da bambini di sesso e di età diversi. Nella nostra realtà ci sono sei di circa venticinque bambini.

In sezione il bambino trascorre la maggior parte della giornata, vive e condivide tempi significativi quali l’entrata al mattino, il gioco negli spazi predisposti nell’aula, l’uso dei servizi igienici, il pranzo, il riposo, le attività del pomeriggio e l’uscita. È questo il contesto dell’inserimento e dell’accoglienza e qui si propongono numerose e diversificate attività educativo-didattiche. È uno spazio particolarmente curato dalle insegnanti e rappresenta il gruppo stabile per i bambini. Le insegnanti di sezione garantisce la continuità nelle relazioni anche con le famiglie.

L’ambiente della sezione è organizzato in diversi spazi, ciascuno dei quali ha specifiche caratteristiche e sollecita diversificate attenzioni educative. Proprio perché legati al progetto annuale gli spazi possono modificarsi nel tempo, anche durante lo stesso anno scolastico, con riferimento all’evolvere del percorso educativo.

–          Angolo delle costruzioni: i bambini trovano contenitori con diversi tipi di materiali che stimolano la creatività, la capacità di fare ipotesi, di risolvere problemi, di progettare e costruire in modo personale con gli elementi presenti (ad esempio lego, animali, giochi a incastro, materiali naturali).

–          Angolo della casetta: riproduce l’ambiente domestico e favorisce l’espressione del gioco simbolico – del fare finta – attraverso l’assunzione dei ruoli familiari.

–          Angolo dei travestimenti: offre ai bambini la possibilità di travestirsi e di assumere e interpretare ruoli diversi.

–          Angolo lettura: è uno spazio a cui i bambini possono accedere da soli o in piccolo gruppo per sfogliare e  leggere libri.

–          Angolo morbido: è un luogo di riposo e rilassamento che i bambini vivono individualmente o in piccolo gruppo, cercando un momento di tranquillità.

–          Angolo giochi strutturati: in questo spazio ai bambini è data l’opportunità di scegliere giochi strutturati (ad esempio puzzle, memory, tombole,…)

–          Angolo pittura – manipolazione: attraverso l’uso di diversi materiali manipolativi (farine, pasta sale, vari materiali naturali) ed espressivi (acquarelli, tempere, colori a cera) i bambini sviluppano la loro creatività e hanno la possibilità di esprimersi privilegiando registri non verbali.

–          Angoli specifici: sono gli spazi che vengono realizzati con riferimento a particolari proposte didattiche contenute nella progettazione annuale (ad esempio l’albero dei racconti, il supermercato, l’officina, l’edicola, il camper, il laboratorio scientifico, l’angolo del museo).

L’INTERSEZIONE. Una seconda modalità di raggruppamento e di organizzazione dell’attività riguarda l’intersezione. Questo momento è pensato per offrire ai bambini la possibilità di sperimentare un contesto complementare alla sezione.

Possono esserci diversi criteri in base ai quali i gruppi vengono organizzati. Uno dei criteri adottati è l’aggregazione per età (i piccoli di 3 anni, i medi di 4 e i grandi di 5) ma da alcuni anni sono diffuse nelle scuole anche esperienze innovative che prevedono altre forme di raggruppamento come ad esempio gli interessi espressi dai bambini rispetto alla proposta di attività o laboratori organizzati dalle insegnanti, oppure  la  composizione di gruppi misti per età. I gruppi possono essere stabili per tutto l’anno o possono essere previste delle rotazioni.

Nella nostra scuola l’intersezione è organizzata dividendo i bambini in quattro gruppi di grandi( bambini di 5 anni), quattro gruppi di medi(anni 4), quattro gruppi di piccoli (anni 3).Ogni gruppo svolge le proprie attività progettate in spazi adeguatamente strutturati.

IN BAGNO. È il tempo e il luogo delle cure igieniche personali. La routine del bagno non va vissuta con fretta perché può diventare ulteriore occasione di presa di confidenza con sé e di conquista di nuove autonomie, nuovi apprendimenti, nuove relazioni. Qui possono trovare spazio giochi con l’acqua o giochi di sperimentazione dai quali possono nascere riflessioni interessanti, da raccogliere e rilanciare da parte delle insegnanti.

A PRANZO. È un momento carico di significati emotivi in quanto evoca comportamenti e contesti tipicamente familiari. Un pranzo accuratamente pensato diventa un momento significativo per stare insieme e favorisce atteggiamenti positivi verso il cibo. I bambini vivono intensi scambi affettivi e relazionali con i compagni seduti allo stesso tavolo.

Per favorire l’autonomia e l’assunzione di responsabilità nella nostra scuola i bambini medi e grandi, sotto la guida delle insegnanti, a turno svolgono l’attività di camerieri nell’apparecchiare i tavoli, servire il menù ( tranne zuppe e minestre) ai propri compagni e sparecchiare i tavoli.

Nella nostra scuola lo spazio del pranzo si trova in un grande salone diviso in due aree da una parete mobile che unisce l’ala nord all’ala sud.

Il menù fa riferimento a precise indicazioni e tabelle dietetiche predisposte dall’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari. Queste sono consultabili nella pubblicazione “Alimentazione sana a scuola e in famiglia”  e scaricabile a questo indirizzo:  http://www.apss.tn.it/Public/allegati/DOC_622694_0.pdf

Il menù viene predisposto dal cuoco sulla base di questi criteri e viene visionato approvato da dietista individuato dalla Federazione.

Il menù varia giornalmente e ruota su sette settimane.

In occasioni particolari il cuoco prepara la torta per tutti i bambini, mentre per festeggiare i singoli compleanni i bambini portano da casa dolci confezionati.

A NANNA. Il riposo è un bisogno necessario per molti bambini, momento di rilassamento, possibile solo in un contesto di fiducia e sicurezza affettiva, di disponibilità e attenzione. Di fondamentale importanza è la presenza e il coinvolgimento dell’insegnante o del personale ausiliario che deve saper guidare e sostenere il bambino in questo passaggio dalla veglia al sonno. L’adulto accompagna al sonno attraverso il racconto di storie, il canto di ninne nanne, un tono di voce calmo, una vicinanza anche fisica.

Nella nostra scuola lo spazio dedicato al sonno è uno spazio pensato appositamente per far vivere al bambino tranquillità e benessere dopo le molte esperienze vissute nel corso della mattinata. Ognuno ritrova il proprio lettino con i suoi oggetti più cari: il peluche preferito, un oggetto di casa. Questi oggetti tranquillizzano il bambino nell’addormentamento e lo rassicurano nel momento del risveglio.

IL RITORNO IN SEZIONE. Il bambino trascorre in sezione il tempo che segue il pranzo. Anche questo contesto è attentamente pensato dalle insegnanti secondo la progettazione annuale di scuola. La progettazione pomeridiana è dedicata ad attività che aiutino il bambino a collaborare con i compagni attraverso esperienze di apprendimento cooperativo, suddivisione della classe in piccoli gruppi di lavoro, attività di laboratorio.

SI TORNA A CASA. L’uscita è il momento in cui l’insegnante accompagna il ricongiungimento del bambino con i propri  familiari. Anche questo momento necessita di attenzione per permettere al bambino di predisporsi a lasciare l’ambiente della scuola  con serenità.

POSTICIPO. Alcuni bambini usufruiscono del posticipo che offre l’opportunità alle famiglie di utilizzare il servizio della scuola anche oltre l’orario di normale apertura. I bambini delle diverse sezioni vengono inseriti in uno o più gruppi e insieme condividono il momento della merenda. Il tipo di attività che li vede partecipi in questa parte della giornata a scuola è specificamente progettato per creare un contesto dai tempi più distesi e che permetta al bambino anche modalità differenziate di coinvolgimento e di partecipazione.

In particolare nella nostra scuola il posticipo è organizzato suddividendo i bambini in piccoli gruppi legati all’orario di uscita. I gruppi sono situati nelle due ali della scuola.

E INOLTRE …

Nella nostra scuola l’organizzazione scolastica prevede anche la presenza di questi spazi.

GIARDINO. È lo spazio che consente al bambino di usufruire di  un ambiente esterno, di maggiore libertà di movimento e di gioco. Il nostro giardino è diviso in due zone, una con il tappeto erboso e un’altra con pavimentazione in asfalto.Entrambe sono attrezzate con: scivolo, casetta, sabbiere, altalene, dondoli, macchinine, biciclette o tricicli. Tutto questo dà al bambino la possibilità di sperimentarsi in diversi contesti. Lo spazio del giardino consente anche occasioni di privacy, per soddisfare un bisogno di riservatezza e di tranquillità, di raccogliere idee o di osservare gli altri anche da lontano. Il giardino offre inoltre possibilità di incontri informali, di aggregazione in piccoli gruppi, in tempi meno strutturati.

AULA PSICOMOTRICITÀ. In questo spazio sono presenti materassi tappeti, cuscini e vari tipi di materiale e di strutture sui quali rotolare, saltare, strisciare, fare capriole.

Il bambino può vivere esperienze di tipo creativo, conoscitivo, comunicativo, attraverso processi di apprendimento che privilegiano la scoperta e la costruzione.

Attraverso la manipolazione e l’organizzazione di materiali e attrezzi, secondo preferenze e stili personali, il bambino può esprimere un proprio linguaggio interiore.

Alcuni progetti stabili della nostra scuola

Laboratori

Durante l’anno vengono allestiti alcuni laboratori a seconda delle esigenze della programmazione didattica annuale e dei bisogni espressi dai bambini. Tali laboratori possono essere atelier di pittura, materiali di recupero, teatrale, della manipolazione di elementi naturali quali creta, sassi, terra, sabbia, danza educativa, esplorazione della fiaba e della letteratura per l’infanzia. Tutti i laboratori tendono pedagogicamente a far scoprire ed apprezzare il piacere del fare con le proprie mani e con il proprio corpo.

All’interno di questi progetti uno spazio privilegiato è dedicato al laboratorio “orto di pace”. Gli “orti di pace” prendono il loro nome in contrapposizione agli orti di guerra che venivano organizzati nelle città e nei paesi in quei precisi momenti per poter garantire alla popolazione il minimo per la sussistenza. Nel piazzale della nostra scuola durante la prima guerra mondiale era stata organizzata una cucina da campo, nello stesso luogo ora abbiamo fatto sorgere un piccolo orto curato dai bambini.

Progetto di lingue straniere

Nella nostra scuola negli ultimi anni è attivo il progetto “Lingue europee nella scuola dell’infanzia”.

Questo progetto vuole sensibilizzare i bambini all’apertura e al confronto con altre culture e tradizioni attraverso l’accostamento ad una lingua straniera che nella nostra scuola è il tedesco.

I bambini vengono avvicinati alla conoscenza di una lingua straniera attraverso l’apprendimento di giochi, canzoncine, filastrocche in lingua. Queste attività vengono gestite da insegnanti madrelingua messi a disposizione dalla Federazione.

Progetti di intercultura

L’incontro con famiglie migranti è una realtà con cui da tempo la scuola sta dialogando. Sollecita la ricerca di nuove strade per cercare alleanze e creare un ambiente di fiducia. Strategie e progetti opportunamente pensati contribuiscono a far crescere una scuola che sia per tutti un luogo di attenzioni, di creatività e di scambio tra culture. Un luogo di relazioni dove ciascuno si senta accolto e valorizzato.

Progetti di continuità con nido e scuola primaria

Sono progetti volti a garantire il diritto del bambino a un percorso formativo organico e completo, curando i necessari raccordi nei momenti di passaggio tra le diverse istituzioni educative.

Nella nostra scuola le iniziative volte a promuovere continuità sono:

  • Un percorso di conoscenza e avvicinamento alla scuola primaria progettato in collaborazione con le insegnanti delle classi prime.
  • Un percorso di conoscenza ed avvicinamento alla scuola dell’infanzia progettato in collaborazione con le educatrici dell’asilo nido.
  • L’inserimento

     

    L’inserimento nella scuola dell’infanzia è uno snodo importante del percorso di crescita del bambino. I primi passi nella scuola costituiscono fasi delicate di un processo che deve essere preparato e condotto con particolare attenzione nei confronti del bambino e di tutta la famiglia.

    Gradualità, costanza e ritualità sono gli ingredienti principali in questa nuova fase di esperienza.

    Ogni scuola prevede diversificate occasioni per preparare e accompagnare l’inserimento. Nella nostra scuola proponiamo alle famiglie questi momenti di incontro:

    INCONTRO DI GRUPPO. Le insegnanti, con la presenza del coordinatore, incontrano tutti i genitori dei nuovi iscritti nel periodo maggio-giugno, per dare informazioni pedagogiche e organizzative circa l’inserimento.

    Oltre a configurarsi come lo spazio di conoscenza reciproca, in cui si comincia a dare corpo alla comune responsabilità educativa, questo incontro è anche occasione per creare legame, rete e spirito di gruppo tra i genitori dei nuovi iscritti.

    IL COLLOQUIO INDIVIDUALE DI PREPARAZIONE ALL’INSERIMENTO. Le insegnanti concordano dei colloqui con i genitori dei nuovi iscritti. Il primo colloquio rappresenta un’occasione per costruire relazioni con la famiglia, uno contesto di conoscenza reciproca. Questo primo incontro permette di iniziare a conoscere il bambino e prepararsi al suo arrivo, raccogliendo informazioni utili anche per predisporre lo spazio, scegliere i materiali più funzionali, progettare le prime esperienze da proporre al bambino.

    IL COLLOQUIO DI RESTITUZIONE. Questo secondo colloquio con la famiglia si colloca in genere a un mese circa dall’inizio della frequenza del bambino. Lo scopo è quello di confrontarsi con i genitori sull’andamento dell’inserimento sulla base delle osservazioni fatte in questo primo periodo.

    In particolare, nella nostra scuola, il progetto di inserimento è così organizzato:

    • La prima settimana il bambino frequenta dalle ore 9.30 alle 11.30
    • La seconda settimana il bambino si ferma a pranzo con orario normale dalle 8.30 alle 13.00 (per chi usufruisce dell’anticipo di orario dalle 7.30 alle 13.00)
    • La terza settimana il bambino frequenta la giornata completa e può incominciare ad affrontare il momento del sonno.

    Desideriamo ricordare ai genitori che le tappe di inserimento graduale sono importanti per il bambino e che “frenare” o “accelerare” lo stare un’intera giornata dentro la scuola sono aspetti da concordare con l’insegnante che osserva l’agire del bambino nell’ambiente scolastico.

    Rapporto scuola-famiglia

    Lungo tutto il percorso alla scuola dell’infanzia è sicuramente importante costruire una relazione di fiducia e di collaborazione tra scuola e famiglia basata sulla consapevolezza e sul riconoscimento dei rispettivi ruoli e responsabilità.

    Oltre alle occasioni di incontro specificamente destinate al periodo dell’inserimento, la scuola cura numerosi momenti di scambio durante l’anno scolastico per tutte le famiglie.

    La nostra scuola prevede di realizzare con la famiglia alcuni colloqui individuali, incontri di scuola, sezione e intersezione, incontri per progetti speciali o di continuità.

    Tali incontri verranno organizzati in momenti significativi dell’anno scolastico.

    Le insegnanti della scuola sono comunque sempre disponibili ad organizzare colloqui specifici su richiesta delle famiglie in qualsiasi momento ce ne fosse richiesta.